Maurizio Polemio è nato a Bari nel 1963. Nel 1987 si è laureato – in corso e con il massimo dei voti – in Ingegneria Civile, specializzandosi nel Dipartimento di Idraulica con indirizzo Difesa del Suolo, all’interno della facoltà di Ingegneria di Bari.
È Primo Ricercatore presso la Sezione di Bari dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (IRPI) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), in cui opera fin dal 1989.
La sua attività scientifica prominente verte sulla caratterizzazione e gestione delle risorse idriche sotterranee, sulla protezione di queste dalle varie forme d’inquinamento e sulle problematiche di stabilità del territorio e rischio idrogeologico.
Durante la propria attività, ha affrontato particolarmente gli aspetti quantitativi dei fenomeni legati alla presenza dell’acqua e d’interesse per la Geologia Applicata e i rischi idrogeologici.
Ha svolto ricerche di carattere idrogeologico su vasti acquiferi carbonatici appenninici, il cui studio è reso complesso dalla sovrapposizione di rilevanti e successive vicende tettoniche. Tali ricerche hanno permesso sia di caratterizzare le modalità di circolazione idrica sotterranea e di venuta a giorno delle acque sotterranee che di quantificare i termini del bilancio idrologico degli acquiferi alimentanti numerose sorgenti. Tale contributo ha, in più di un caso, messo in luce il ruolo svolto dalla tettonica sulla circolazione idrica sotterranea in tali ambienti, permettendo avanzamenti anche nelle conoscenze puramente geologiche.
Ha svolto ricerche sul tema dell’inquinamento delle acque sotterranee, curando tutti gli aspetti connessi al rischio di degrado qualitativo e quantitativo delle risorse idriche sotterranee, con particolare riferimento alle specificità della Basilicata, Calabria e Puglia. In tale contesto, ha perseguito l’acquisizione di dati e la definizione di modelli numerici idrogeologici del flusso idrico sotterraneo e del trasporto degli inquinanti.
Partendo dalla forte convinzione dell’importanza delle informazioni contenute dalle lunghe serie di dati idrologici e idrogeologici ad oggi disponibili, dovuta al rilevante condizionamento esercitato da tali variabili sui fenomeni di interesse per il rischio idrogeologico, ha svolto ricerche nel campo idrologico-statistico, dedicandosi allo studio delle serie temporali. Le variabili considerate, precipitazioni meteoriche, temperatura atmosferica, quote piezometriche, deflusso fluviale e sorgivo, sono state, di volta in volta, messe in relazione tra loro e/o con gli effetti che hanno sui versanti e sulle acque sotterranee. Recenti studi sono stati dedicati al cambiamento climatico e agli effetti di questo sulla piovosità, con riferimento al succedersi di siccità in tutta l’Italia meridionale.
Svolgere la funzione formativa garantisce la divulgazione delle conoscenze maturate e, al contempo, fornisce un stimolo a perseguire approfondimenti scientifici coerenti con un quadro disciplinare più vasto di quello in cui si matura la propria specializzazione. Negli ultimi vent’anni ha ottenuto incarichi di docenza presso l’Università della Calabria, il Politecnico di Bari, l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, l’Università di Bari, per i corsi e le tematiche attinenti alla Geologia Applicata e all’Idrogeologia.